domenica 23 marzo 2008

Sostegno dell’Unione europea a case e riqualificazione urbana

Fondi strutturali europei utilizzabili per le abitazioni di tutti gli Stati membri. La richiesta è della Commissione sviluppo regionale del Parlamento europeo ed è contenuta nel rapporto di un deputato italiano, Alfonso Andria, approvato giovedì.
Il documento, frutto di un intenso lavoro svolto dall'Intergruppo parlamentare “Alloggio sociale”, riconosce che la mancanza di abitazioni a un prezzo accessibile è un problema con ricadute sociali importanti sulla popolazione, limitando per molti le possibilità di ottenere un posto di lavoro, o di accedere ai servizi educativi e formativi. Il prezzo troppo alto delle abitazioni inoltre influisce negativamente sulla crescita economica, limitando la disponibilità finanziaria delle famiglie.
L’Unione europea non ha competenze dirette in materia di abitazioni, e con la fine del 2006 sono scomparsi programmi come Urban, che mettevano in diretto legame i comuni con la Commissione Ue per le politiche urbane, e anche i fondi strutturali hanno subito importanti modifiche, dovute all’ingresso di 12 nuovi paesi membri. Però per questi Stati il 3% del Fondo europeo di sviluppo regionale può essere usato per la ristrutturazione delle abitazioni fatiscenti e la loro messa a norma (articolo 7 del Regolamento). Il rapporto approvato chiede che questo diventi possibile anche per tutti gli altri Stati membri e spinge per un riconoscimento europeo per standard minimi di decenza delle abitazioni, e per un maggior coinvolgimento delle autorità locali nella pianificazione e gestione dei fondi strutturali.
Viene poi chiesto alla Commissione UE alla BEI (Banca europea d'investimento) di implementare nello stesso modo per tutti i paesi il programma JESSICA (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas, Supporto europeo congiunto per l'investimento sostenibile nelle aree urbane).

Il programma Jessica è stato lanciato dalla Commissione europea in accordo con la Banca Europea degli Investimenti (BEI), la Banca Centrale Europea (BCE) e la Banca di Sviluppo del Consiglio.
Gli istituti coinvolti, che hanno già una notevole esperienza nel campo dei prestiti per lo sviluppo e la riqualificazione urbana, si sono impegnati a collaborare strettamente con la Commissione nell’ambito dei nuovi programmi del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR).
L’obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo sostenibile delle aree urbane, all’interno degli obiettivi più generali della politica di coesione, secondo quanto indicato nella Comunicazione della Commissione dal titolo “Politica di coesione a sostegno della crescita e dell’occupazione:linee guida della strategia comunitaria per il periodo 2007-2013.”
In essa infatti i bisogni specifici di aree e territori urbani sono stati considerati una priorità per il prossimo periodo di programmazione, allo scopo di perseguire uno sviluppo equilibrato dell’unione e di rimuovere gli ostacoli alla sua crescita.
Jessica vuole mettere insieme le sovvenzioni destinate ai programmi di riqualificazione e sviluppo urbano con i prestiti e la capacità finanziaria e di credito delle banche, che dal canto loro si sono impegnate a razionalizzare le procedure per la concessione dei prestiti stessi nel settore dello sviluppo urbano.
Grazie a Jessica, le autorità locali potranno così:
«Contare su risorse finanziarie aggiuntive per partnership pubblico-privato per progetti di sviluppo e riqualificazione delle aree urbane delle regioni dell’Unione Europea;
Avvalersi del contributo di esperti delle istituzioni finanziarie specialistiche come la BEI o la Banca Centrale Europea (BCE)
Giovarsi di una gestione più semplice e flessibile dei fondi per lo sviluppo urbano».
Jessica mette a disposizione una struttura che fornisce competenze specialistiche e assistenza tecnica alle autorità di gestione dei Fondi Strutturali per permettere loro di risolvere i problemi di finanziamento dei progetti di riqualificazione urbana sostenibile, attraverso in particolare una combinazione tra prestiti e sovvenzioni.
In maniera complementare a Jeremie (che aiuterà le PMI delle aree urbane nell’accesso al credito e agli strumenti finanziari), Jessica supporterà i progetti di miglioramento delle infrastrutture urbane, i progetti di efficienza energetica e di implementazione delle tecnologie di comunicazione e informazione (TIC), e qualunque altro progetto che risponda alle priorità degli interventi del FESR, così come indicati dagli orientamenti strategici in precedenza citati, e che sia finalizzato allo sviluppo e alla riqualificazione urbana.

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