venerdì 21 marzo 2008

Sabato iniziativa di protesta sui quartieri settecenteschi

Il comunicato-invito è firmato dall’AUSER (Associazione per l'autogestione dei servizi e la solidarietà) e da “Alcuni cittadini insofferenti”. Sollecita a partecipare all’iniziativa “Rudere (in)festa”, organizzata per sabato 22 marzo, dalle 15 alle 18. «Saremo in strada (tempo permettendo): nonni e nonne, genitori e bambini, italiani e stranieri. Con una mostra fotografica, giocolieri e graffitari, bruschette e disegni, musica e giochi. Raccoglieremo firme. Chiederemo provvedimenti concreti e rapidi: derattizzazione e bonifica dell’area, messa in sicurezza delle strutture pericolanti», si legge nella nota diffusa stamattina.
L’atteggiamento è polemico verso l’iniziativa assunta sui quartieri settecenteschi da parte dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Foggia: «La solita miscela di presenzialismo istituzionale, sensazionalismo politico e facile strumentalizzazione dell’associazionismo filantropico, hanno fatto da immancabile corollario al disagio», si legge nel comunicato che sottolinea come «i quartieri settecenteschi del capoluogo rappresentano in potenza la nuova Mecca dei costruttori, così come già oggi testimoniano un piccolo paradiso della speculazione edilizia: edifici vuoti e abbandonati all’incuria, appartamenti sfitti dai prezzi alle stelle, interi stabili disabitati nel pieno del disagio abitativo».
La denuncia specifica è indirizzata a una zona non riguardata dall’ipotesi di intervento promossa dal Comune di Foggia: «Tra l’ex-Palazzo Ricciardi, in condizioni pietose, in assoluto stato d’abbandono, murato di recente (senza procedere a nessuna rimozione dell’immondizia in esso contenuta) e il rudere-cloaca, uno “stabile” pericolante e molto più che fatiscente, vera e propria discarica a cielo aperto, proliferano ratti, insetti e sporcizia.
Noi, cittadini esausti delle lettere aperte e del rimpallo di competenze; cittadini stanchi di una politica incapace che ricambia le nostre preoccupazioni con questionari da compilare e sfilate da sopportare; cittadini insofferenti di godere del peggio di un quartiere dal luminoso futuro mattonifero, abbiamo deciso di fare la festa ai ruderi. Di celebrargli un allegro funerale».

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://www.illaerte.ilcannocchiale.it/post/1840016.html