domenica 9 marzo 2008

SEGNALAZIONI / Tracce nel web del dibattito sui quartieri settecenteschi di Foggia

La ripresa della discussione cittadina intorno alla riqualificazione dei quartieri settecenteschi è rimbalzata in alcuni blog e forum privati, con accenti anche fortemente critici.
vedi "PIAZZA FOGGIA"
vedi "HERPES"
vedi “IL LAERTE


Tecnici i contributi che si possono trovare nel sito dell’Ordine degli architetti, in quello dell’Ordine degli ingegneri e in quello della CGIL di Foggia.
Dal sito dell’Ordine degli Ingegneri, è scaricabile il documento dell’Associazione dei costruttori edili, diffuso proprio in risposta al rilancio della questione dei quartieri settecenteschi svolto pubblicamente, nel novembre dell'anno scorso, dall’assessore all’Urbanistica Michele Salatto.
Gli architetti e pianificatori della provincia di Foggia, il 29 aprile 2005, in merito al Documento programmatico preliminare al Piano Urbanistico Generale allora ancora in discussione, scrivevano, a proposito dei quartieri settecenteschi: «L’avvio, in chiave sperimentale ed anche in variante, di un programma di riqualificazione urbana su una parte dei cosi detti quartieri settecenteschi, mediante la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana che veda la partecipazione, oltre che del Comune, anche di capitali privati, da ricercare con un bando di livello europeo, oltre che di una rappresentanza della struttura proprietaria riunita in Consorzio».
Un dibattito, quello sul DPP al PUG, nel quale la CGIL indicò che «il ricorso a Società di Trasformazione Urbana va pensato per il recupero di vaste aree o di immobili di rilevanti consistenze in condizioni di degrado, come parte dei cosiddetti quartieri settecenteschi».

Il tema dei quartieri settecenteschi foggiani è, storicamente, parecchio sentito. Dal sito della Biblioteca provinciale “La Magna Capitana”, possono scaricarsi contributi più articolati, come quello di Ennio Rizzi su Metodologia del restauro urbano e architettonico nelle aree storiche dl Foggia, elaborato agli inizi degli anni ’70 in occasione delle “Giornate dell’urbanistica dauna”. O quello di Antonio Ventura, del 1985, dal titolo Foggia: una città senza memoria?.
Alcuni studiosi di storia e tradizione locale hanno dedicato e dedicano ai quartieri settecenteschi molta attenzione.
È il caso di Angelo Capozzi, un insegnante dell'Università del Crocese che, come si legge nel sito da lui curato, abita proprio in via Francesco Crispi, una delle strade riguardate dall’ipotesi di riqualificazione lanciata dall’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Foggia.
Per non parlare di Alberto Mangano, curatore di un sito amatoriale ricchissimo di documenti e fotografie sulla storia di Foggia, dove si leggono pagine su Borgo Caprari e una riflessione sui quartieri settecenteschi che si conclude con una poesia in dialetto foggiano di Raffaele De Seneen
...'A chìse Sànde Stèfene sarrìje 'na bombonìre,
però, se tròve 'mmìzze a nu sc'kìfe de quartìre:
sdrupatòrije, chese vàsce e gròtte,
mùre rùtte, scuffulàte e strede ròtte...

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