martedì 4 marzo 2008

Quartieri settecenteschi, su “Foggia&Foggia” parlano i residenti

Le due pagine del Primo Piano nell’ultimo numero di “Foggia&Foggia” sono interamente dedicate alla giornata di domenica 24 febbraio, organizzata dall’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Foggia nei quartieri settecenteschi. In particolare, sul settimanale in distribuzione gratuita, Aurelio Andretta ha raccolto alcune testimonianze tra i residenti, che riproponiamo sinteticamente di seguito.

Giuseppe e Annalisa, parcheggi e verde per vivere meglio
I signori Giuseppe e Annalisa dichiarano la propensione verso la ricostruzione totale della zona, memori certamente dei tanti ed inutili tentativi di ristrutturazione, ma anche perché «il problema non è rappresentato solo dalla fatiscenza delle abitazioni ma anche dalla mancanza di parcheggi e del verde che non migliora il nostro livello di vita».
E sulla disponibilità a trasferirsi in altra zona, aggiungono: «Nonostante tutto, quella è casa mia, io e mia moglie abbiamo fatto e facciamo molti sacrifi e non mi sembra giusto chiederci di andar via. Se invece parliamo di una sistemazione temporanea in attesa della riqualificazione della zona, non avrei nulla in contrario».
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Vittorio, l’unica cosa da fare è buttare giù e ricostruire
«Appena piove mi trovo di fronte sempre la stessa scena: muffa dovunque, infiltrazioni, pareti e pavimenti che si gonfiano d’acqua fino a veri e propri allagamenti. Ho speso cifre enormi per tentare di arginare le infiltrazioni, ma è stato tutto inutile. Qui l’unica cosa da fare è buttare giù e ricostruire, naturalmente mantenendo le peculiarità della zona». Lo afferma Vittorio, titolare de “La Grotta Azzurra”, storica pizzeria della città con gli antichi locali che si trovano giusto alle spalle dell’Accademia delle Belle Arti.
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Elisabetta, i miei bambini malati tutto l’anno
«Ho sentito che è stato proposto, a qualcuno dei residenti, di trasferirsi definivamente nelle borgate periferiche e vendere la casa. Ho già detto all’Assessore che questa soluzione non ci interessa. Preferirei si parlasse del fatto che i miei bambini sono malati tutto l’anno, che nelle nostre case l’umido e la muffa fanno ormai parte dell’arredamento e che ci sentiamo abbandonati». È il parere della signora Elisabetta che, proprio durante la mattinata di domenica 24 febbraio, ha ospitato nella sua abitazione l’assessore Michele Salatto.
«Anche in questo caso quindi -commenta il giornalista di “Foggia&Foggia”- la propensione dei residenti sembra essere quella della ricostruzione piú che la ristrutturazione, cosí come molti si sono resi disponibili anche a trasferirsi temporaneamente in attesa della conclusione dei lavori.
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